È stato affermato spesso che tutto il complesso di Giza sia un segnale dell’esistenza e del passaggio di una qualche antica evoluta civiltà, magari proprio quella che 12500 anni fa - secondo Schwaller de Lubicz e altri - avrebbe costruito la Sfinge. È nella natura dell’uomo lasciare segnali della propria esistenza; lo ha fatto anche la NASA quando, nel 1977, ha lanciato nello spazio le due sonde Voyager che trasportavano una placca di metallo con una mappa del sistema solare e la figura di un uomo e di una donna. In seguito, nell’ambito del progetto SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) dal radiotelescopio di Arecibo (Portorico) è stato inviato nello spazio un grafico, in sistema binario, del nostro DNA. Come dire: "Attenzione, ci siamo. Siamo qui. Siamo fatti così!". Se, guidato dalla segnalazione della Grande Piramide, un gruppo di extraterrestri sbarcasse a Giza avrebbe a sua disposizione molte informazioni riguardanti la Terra (distanza dal Sole, curvatura, peso, temperatura, livello medio della superficie dei continenti sul mare ecc.) che sarebbero tutte contenute nella piramide di Cheope. C’è un altro messaggio che gli extraterrestri potrebbero leggere, ossia "dove sono andati" i creatori dei segnali di Giza. Non c’è dubbio, si sono diretti verso le tre stelle che formano la cintura di Orione le quali, come ha per primo notato l’ingegnere Robert Bauval, autore del best-seller Il Mistero di Orione, sono perfettamente allineate ai monumenti di Chefren, Cheope e Micerino. Chi li ha voluti proprio in quella posizione aveva le sue ragioni. Presso Luxor, nel soffitto della tomba del ministro Senmut, c’è un graffito che mostra le divinità Horo e Iside, accanto alle quali, in un riquadro, appaiono tre stelle disposte nella stessa posizione della cintura di Orione, ovvero delle tre piramidi di Giza; una quarta stella sta nel punto esatto in cui, nella piana, è posta la Sfinge. Attorno alla stella centrale del graffito - quella che corrisponde quindi alla piramide di Cheope - sono tracciate tre chiarissime ellissi, le orbite di altrettanti pianeti. Significa forse che gli egizi si tramandavano la storia di antichi antenati costretti, nella notte dei tempi, ad abbandonare il pianeta per rifugiarsi in una stella lontana, lasciandosi dietro tre piramidi e una sfinge? I sostenitori della teoria dei "segnali" sostengono di sì; gli storici negano e si arrabbiano.